Osservatorio La Goccia

  • Living Lab
  • Research
  • Landscape Design
  • Bioremediation
  • Status In sviluppo
  • Posizione Milano, Bovisa
  • Dimensione 20 Ettari
  • Problema Inquinamento del terreno
  • Periodo Iniziato 2022
  • Coordinate 45° 30' 26.8128'' N 9° 9' 8.442'' E
  • Fotografie Terrapreta, Marco Merati
Overview

Osservatorio La Goccia è un laboratorio a cielo aperto che mira a validare soluzioni innovative di biorisanamento per rigenerare i suoli delle ex Officine del Gas della Bovisa, tutelando la biodiversità e potenziando i benefici ecosistemici forniti dal bosco spontaneo che vi è cresciuto sopra in diversi decenni di abbandono.

L’Osservatorio nasce dalla sottoscrizione di un patto di collaborazione tra Terrapreta, Comune di Milano, Museo Civico di Storia Naturale, CNR-Iret, CFU-Italia Nostra e Progetto Natura Onlus.

Timeline

    • 1905

    Inizio costruzione Grandi Officine del Gas

    Per far fronte alla crescente necessità energetica, l’Union des Gaz inizia a costruire le Grandi Officine del Gas, destinate alla produzione di energia dalla lavorazione del carbone. Viene scelta un’area di 45 ettari, oggi conosciuta come Goccia e già circondata dai binari, poco più a nord del nucleo storico di Cascina Bovisa.

    • 1970

    Demolizione impianti lavorazione carbone

    • 1981

    Municipalizzazione del servizio gas

    L’Azienda Energetica Municipale (AEM), divenuta proprietaria dell’area delle Officine, si impegna nella metanizzazione della città, limitandosi ad impiegare il settore sud e l’estremo settore nord del sito e destinando la parte centrale allo stoccaggio di materiali e manufatti.

    • 1994, 11 luglio

    Chiusura definitiva impianti

    Subito dopo la chiusura, AEM pubblica “Milano tra luce e calore”, che sintetizza la storia delle Officine e contiene anche il primo censimento arboreo realizzato dal Corpo Forestale dello Stato.
    Il sito industriale viene iscritto tra i Siti di Interesse Nazionale, a causa della presenza di diversi tipi di inquinanti nei suoli, rilevati oltre le soglie di rischio. Fin dall’anno di chiusura dell’impianto, il problema della contaminazione prodotta dall’attività industriale diviene quindi un tema centrale per il futuro dell’area.

    • 2013

    Declassamento a Sito di Interesse Regionale

    Il sito viene poi declassato a SIR (Sito di Interesse Regionale) nel 2013, per poi perdere in poco tempo qualsiasi classificazione e rientrare nelle aree contaminate di competenza comunale.

    Nel corso degli anni, il costo delle bonifiche ha condizionato e nei fatti ostacolato qualsiasi progetto di riqualificazione, lasciando il tempo alla natura spontanea di crescere e svilupparsi.

    • 2014

    Ultima caratterizzazioni dei suoli

    Le ultime caratterizzazioni dei suoli del 2014 e l’ultima Analisi di rischio evidenziano ancora alcune criticità rispetto ai rischi da inalazione e da contatto diretto.

    • 2021, 18 giugno

    Analisi preliminare dei Servizi Ecosistemici

    • 2022, 24 agosto

    Firma patto di collaborazione "Osservatorio La Goccia"

    • 2022, 18 ottobre

    Avvio attività sul campo dell'Osservatorio La Goccia

    Viene avviata l’analisi preliminare dell’ecosistema e vengono svolte le prime attività partecipate con la cittadinanza.

    • 2023

    Presentazione del Masterplan per il nuovo campus del Politecnico di Milano, sviluppato dallo studio RPBW

    • 2023

    Avvio collaborazione Osservatorio La Goccia – MM Spa con finanziamenti PNRR

    Vengono avviate le analisi propedeutiche alla progettazione, che comprendono rilievi, censimento forestale, mappatura della biodiversità e caratterizzazione integrativa dei suoli. In parallelo inizia ad essere sviluppato il progetto di trasformazione del bosco al fine dell’applicazione del biorisanamento e di una graduale fruizione pubblica.

    • 2024

    Il progetto GOCCIA vince il bando europeo EUI

Progressione della foresta La Goccia dal 1954 al 2018

Le Officine del Gas e la foresta

Nel 1905 Union de Gaz de Paris costruì le Grandi Officine del Gas della Bovisa, all’interno di un’area circondata dai binari.
Le officine producevano il gas per l’illuminazione della città di Milano, attraverso la gassificazione del carbone. Dopo mezzo secolo di intensa attività industriale e in seguito all'evoluzione delle tecnologie per la produzione del gas, cominciò una graduale dismissione delle strutture che portò alla definitiva chiusura del 1994.

L'impianto industriale delle Grandi Officine del Gas

Seguendo le fasi di abbandono, la natura si è ripresa gradualmente i suoi spazi, grazie a una serie di specie pioniere, che hanno sviluppato rapidamente grandi quantità di foglie e materia organica che si è trasformata in humus. Il nuovo suolo generato e l'arrivo nell'area di animali e insetti hanno permesso il ritorno di specie rare e specie autoctone dei boschi planiziali, instaurando nuovi equilibri ecologici.

La foresta ad oggi presente è un complesso e suggestivo ecosistema in trasformazione che si estende per 18 ettari e conta circa 14 mila alberi, con parti di bosco già maturo e altre di nuova formazione.

L’analisi preliminare dei servizi ecosistemici

Nel giugno 2021 abbiamo realizzato un'analisi preliminare della vegetazione spontanea della Goccia, con la finalità di svelare le capacità ecosistemiche della foresta nel suo insieme. Abbiamo attivato un processo partecipato di scienza cittadina: per cinque giorni circa 40 persone hanno partecipato al censimento e alla catalogazione delle specie arboree, arbustive ed erbacee presenti.

Un gruppo di volontari durante la mappatura del Giugno 2021

Fornendoci di iTree Eco abbiamo utilizzato il metodo delle aree campione, che ci ha permesso in breve tempo di ottenere un report della consistenza di biomassa dell'intera foresta e una stima dei servizi ecosistemici da essa forniti.

Questa tappa ha permesso al gruppo di Terrapreta di instaurare un’interlocuzione con il Comune di Milano che ha poi portato alla firma del patto di collaborazione di settembre 2022 e all’avvio del progetto Osservatorio La Goccia.

Il progetto ha l'obiettivo principale di studiare la capacità dell'attuale ecosistema di sostenere un processo di bonifica naturale, al fine di individuare le migliori strategie di intervento e delineare graduali modalità di fruizione pubblica. Il Bosco della Goccia diventerà un grande parco, parzialmente accessibile, entro il 2026.

Verso il bosco di bonifica

In seguito all’arrivo di finanziamenti statali e con la presentazione del Masterplan del Politecnico, firmato Renzo Piano, è stato avviato un percorso che vede i partner dell'Osservatorio impegnati nello studio e nella progettazione del bosco presente nelle aree di proprietà pubblica a nord del sito. Parallelamente, nel lato sud, sarà sviluppato il nuovo campus del Politecnico.

Il partenariato dell’Osservatorio, coordinato da Terrapreta, sta conducendo l’analisi dei suoli e della biodiversità del bosco spontaneo, in parallelo allo studio del potenziale dell’ecosistema di degradare gli inquinanti presenti nel suolo. In seguito saranno progettati interventi per favorire il biorisanamento dei suoli contaminati e una graduale accessibilità per la cittadinanza.

L’attuazione del biorisanamento si protrarrà in diversi anni, procedendo per aree omogenee e prevedendo fasi intermedie di intervento, parallelamente allo sviluppo di attività e modalità innovative per la parziale fruizione del bosco.